Quinta agrícola 5 quartos, 300 m²

Agropoli, Salerno (província)

Cilento

Descrizione
Azienda agricola a 200 m dalla Baia di Trentova.
Terreno di circa 65.000 metri quadri (con fabbricato entrostante) situato all’interno di un’oasi naturale protetta dall’Unesco: un luogo di incomparabile bellezza paesaggistica.
La proprietà è situata su un poggio con una magnifica vista mare sul Golfo di Salerno (foto di copertina) che gode da mattina a sera della brezza marina, e dell’aria silvestre proveniente dalla vicina pineta.
Il fabbricato rurale, risalente al ‘700, ha una superficie lorda di circa 300 mq (foto 6) e fa parte di una azienda agricola, di antica storia, che coltiva prodotti mediterranei. Attualmente vi sono due stanze da letto e due bagni: vi è la possibilità, con opportuna ristrutturazione, di avere 5 stanze da letto e cinque bagni.
Di fronte alla cucina, è presente un piccolo pergolato in pietra naturale (foto 5 e 12) dove si può godere a pieno della brezza marina mentre si fa colazione.
Terreno
Nel terreno, di buona qualità ed esposto a mezzogiorno, è ubicato
un  oliveto con 100 piante del tipo “pisciottano” ed  altre 100 di antico impianto (fine '700).
un ficheto con 270 piante di fico bianco "dottato"
un vigneto con 1100 piante di tipo "aglianico"
un agrumeto di circa 1000 mq.
piante sparse di mandorle, noci, sorbe, melograni,nespole, loti, gelse, uva fragola e albicocche.
La proprietà in vendita dispone anche di un meraviglioso triangolo di terra (circa 8500 mq, vedi foto 8) a ridosso della costa con la splendida vista del Monte Tresino, della Baia di Trentova e del Golfo di Salerno (penisola Amalfitana, punta Campanelle e Capri). Le potenzialità di questa particella sono notevoli: il limite è solo l'immaginazione!
Da un sentiero, che si diparte dal terreno aziendale, si può raggiungere quello scoglio di Trentova che il sole, al tramonto, unisce in un unico abbraccio con Capri (vedi foto 23 e 24).
Posizione
La proprietà si trova all’interno di un’oasi naturale protetta dall’Unesco, un luogo di incomparabile bellezza paesaggistica, immersa tra i suoni degli uccelli del Parco Nazionale, il verso di stormi e gabbiani, e il fragore del mare. La magia delle lucciole nel mese di maggio, il sapore di gelse, albicocche, sorbe e loti in giugno, il gusto dei fichi appena raccolti e dell’uva fragola ad agosto, il profumo dell’olio appena molito nel mese di novembre contribuiscono a rendere unica la quotidianità in quest'oasi naturale.
Un luogo dove poter dimenticare preoccupazioni, ansie e scadenze, e persino relazioni umane insoddisfacenti e poter ascoltare invece il silenzio e la voce degli amici. Questo è il sogno che questi luoghi consentono di realizzare.
La proprietà dista 1,2 km dal porto di Agropoli lungo la strada costiera e 2 km dallo svincolo di Agropoli sud sulla SS 18/bis.
L’accesso principale è dalla via fontana dei monaci. Si accede alla proprietà anche dalla antica strada Comunale delle Barre che da Trentova porta fino alla sommità della collina della Selva per poi innestarsi sulla via Mandrolla che ridiscende fino alla Chiesetta di San Francesco sovrastante il porto di Agropoli.
La proprietà fa parte di una contrada urbanizzata. La destinazione dei terreni, secondo le norme del vigente Piano urbanistico comunale (PUC), è quella dei terreni agricoli di tipo E1. Il terreno è sottoposto a vincoli paesaggistici. E' prevista la possibilità di nuove costruzioni agricole.
Il prezzo richiesto di 720.000 euro corrisponde ad un valore del terreno di circa 6,5 euro a mq. (molto inferiore, in ragione della ampia estensione, al valore di mercato della zona pari a circa 35 euro a mq) più il valore del fabbricato rurale che è di circa 300.000 euro (che corrisponde al valore minimo dei fabbricati ad Agropoli).Non si tratta di una multiproprietà ma di una azienda agricola in produzione dotata di tutte le principali attrezzature agricole.
Riferimenti storici
Il terreno è adiacente la “fontana dei monaci” le cui acque venivano utilizzate fin dal primo insediamento della comunità francescana avvenuto a seguito del passaggio di San Francesco di Assisi nel 1222 (Luca Wadding, Annales minorum, tomus II pag.46  https://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Wadding - vedi foto)
La  Chiesetta di San Francesco è a ridosso dell’omonimo scoglio dove le fonti storiche collocano la predicazione di San Francesco ai pesci avvenuta in seguito alla delusione del Santo per l’indifferenza del popolo incredulo (“….populo durae fidei spectante…”).
Sulla vetta del Monte Tresino (patrimonio dell’umanità https://www.fondoambiente.it/luoghi/villaggio-abbandonato-di-tresino ) antistante il terreno in vendita vi sono i resti del “villaggio abbandonato” di San Giovanni.
Ai piedi del monte, sul mare, quasi al confine con il territorio di Castellabate sono tuttora visibili i contrafforti di una villa romana a conferma dell’antico apprezzamento di questi luoghi quando erano raggiungibili solo con carri agricoli.
Siti di notevole attrazione archeologica e storica sono Paestum (a 7,3 km lungo la litoranea), antica città della Magna Graecia, poi lucana e poi romana (http://www.museopaestum.beniculturali.it/i-templi/) e Velia ( a 33,5 km lungo la SP 430) colonia greca dell’antica Lucania e sede della scuola filosofica presocratica di Parmenide ( https://www.velia.it/filosofi.htm ).